venerdì 8 maggio 2009

Cosa è Valvisciolo Museo White Donazione Guidi?

Il Museo dell’Abbazia di Valvisciolo viene istituito nel 2003 ed è composto dalla Galleria Abate Stanislao White, suo nucleo centrale, dedicata al monaco irlandese Stanislao White (1839-1911) che, all’inizio del Novecento, tanto amò e si prodigò per il cenobio cistercense. Il suo patrimonio comprende anche i grandi dipinti seicenteschi su tela di Francesco Savonanzi e Tommaso Donini che decorano il presbiterio della chiesa, e quelli di Vincenzo Pasqualoni e di P. Pasquale Minoccheri (seconda meta XIX secolo), conservati nella Sala dedicata all’Abate Savastano. Sempre di pertinenza del Museo sono gli affreschi del Pomarancio (1589) presenti nella chiesa (presbiterio, coro e Cappella di San Lorenzo), e tra gli ambienti espostivi, la Sala capitolare del XIII secolo, destinata ad ospitare mostre di maestri storici.

Le opere esposte nella Galleria provengono nella quasi totalità dalla generosa donazione di 41 opere del collezionista di Latina, Guglielmo Guidi, per lo più incisioni e disegni del XVI - XIX secolo, che oltre ad aver impreziosito il patrimonio d’arte e cultura dell’Abbazia con un piccolo – ma prezioso - Gabinetto delle stampe e dei disegni, ha fatto sì che potesse prender vita una sede ideale di incontro per la promozione spirituale e la valorizzazione del locale Patrimonio artistico. La stampa d’arte originale è ben rappresentata con xilografie, bulini, acqueforti, acquetinte e litografie di alcuni dei suoi più grandi interpreti, come Albrecht Dürer, Rembrandt, Canaletto, Giovan Battista Piranesi, Francisco Goya, Honorè Daumier. Anche l’incisione “di traduzione” figura con alcuni dei suoi artisti “di punta”, quali il Conte di Caylus, Stefano Mulinari, e Willian Young Ottley che, tra XVII e XIX secolo, divulgarono presso studiosi ed appassionati, disegni e dipinti di Leonardo, Parmigianino, Van Dyck, Guercino, Tra i disegni originali si segnalano le sanguigne di Francesco Curti e Luca Giordano, la matita di Vincenzo Camuccini ed il carboncino di Narcise Diaz de la Pena .

Accanto a questo fondamentale nucleo compaiono alcune opere del fondo storico della stessa Abbazia, conservate per oltre un secolo nei locali dell’archivio, come la Deposizione del Pomarancio (1590 circa), la Vergine Immacolata di Raimondo Giarrè (1857), il ritratto a bulino di Papa Pio IX, di Giovanni Vitta, del 1842, unitamente a quello dell’abate White, realizzato da Aurelio Mariani nel 1902. Sempre dal fondo storico, infine, provengono le monete, medaglie, antifonari ed i manoscritti, in gran parte risalenti al XIX secolo, esposti nelle bacheche.


Vincenzo Scozzarella

Curatore della donazione Guidi

Direttore del Museo



Mostre tenute dal 2004:

2004: “Paesaggi, Vedute e Visioni da Corot a Peruzzi. Incisioni e dipinti

dalla collezione Guglielmo Guidi”. (luglio-agosto);

2005: “Ettore Ferrari. La Campagna romana e l’Agro pontino” (luglio).

2006: “Autografie da Ariosto a Donizetti da Pellico a Pio IX.

Da un catalogo edito a Parigi nel 1864” (agosto-settembre).

2007: “Duilio Cambellotti. L’uomo e la terra tra mito e sacralità. Opere dall’Archivio” (maggio-giugno);

2008: “Città, Terre e Castelli nelle antiche stampe. Vedute del territorio

pontino dal XV al XIX secolo” (dic. ‘08-gen. ‘09).