giovedì 31 luglio 2014

VOCAZIONE DI SAN MATTEO (1599 d.c)



Quest'opera del Caravaggio si trova nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, ed è la prima opera del pittore eseguita per una destinazione pubblica: infatti sarà vista da tutta la popolazione di Roma e soprattutto dai suoi colleghi e concorrenti.
Il dipinto si volge su due piani paralleli: quello in alto, vuoto, occupato solo dalla finestra, mentre quello in basso rappresenta l'attimo in cui Cristo, indicando San Matteo lo chiama all'apostolato.
Il Caravaggio per aumentare la drammaticità e la tensione ricorre all'espediente di immergere la scena in una fitta penombra polverosa, tagliata da squarci di luce bianca per fare emergere visi, mani o parti dell'abbigliamento dei personaggi e rendere invisibile tutto il resto.
La luce simboleggia la grazia divina: infatti non proviene dalla finestra ma dalle spalle di Cristo. Solo alcuni dei personaggi del quadro volgono lo sguardo a Gesù mentre gli altri rimangono distratti dalle proprie occupazioni.
Il gesto di Cristo verso Matteo non è altro che l'immagine speculare della mano di Dio protesa nella famosa “Creazione di Adamo” del Buonarroti, e denota come il Caravaggio abbia studiato per giorni e notti la suddetta opera. Inoltre il gesto di Cristo è la rappresentazione simbolica della salvezza che passa attraverso la ripetizione dei gesti istituiti da Cristo (i Sacramenti) e ripetuti nel tempo dalla Chiesa.

G.G.





LA CREAZIONE DI ADAMO (1511 d.c.)




L'affresco di Michelangelo Buonarroti fa parte della volta della Cappella Sistina nei musei vaticani a Roma. Per questa opera furono necessarie 16 giornate d'affresco soltanto per il gruppo dell'eterno; per Adamo, la figura venne riportata sull'intonaco con solo l'incisione diretta. 
Fin dall'epoca della sua prima scopritura, i contemporanei ci video uno dei più alti ideali della cultura rinascimentale: quello della dignità umana a specchio e immagine di Dio.
Adamo sta semidisteso sul ciglio di un abisso e per tentare di sollevarsi tende un braccio verso l'eterno. Dio è rappresentato in volo dentro una nuvola angelica, gonfia di vento, che ricorda una conchiglia ma anche la forma di un cervello umano a sottolineare il concetto di “idea divina”.
L'invenzione degli indici alzati un attimo prima di toccarsi indica la scintilla vitale che passa dal creatore alla creatura di grande bellezza e riflette la perfezione e la potenza divina che la sta risvegliando.

G.G.